"Qu(estion) (M)ark"
grafite pigmenti in polvere e gesso su carta
180x265cm
Il lavoro che presento all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un tributo alla ricerca pura,
alle persone che impiegano la loro testa per cercare qualcosa di ignoto, degli avventurieri dell'immenso
mondo dell'infinitesimamente piccolo. Al pari dei pionieri dello spazio, i ricercatori, tramite dei macchinari
complessi, realizzano un viaggioneltempo alla ricerca delle particelle sub-elementari. Questa è un'esperienza
molto simile a quella degli artistiche sono sempre alla ricerca di ciò che non si conosce.
Quindi in questo grande disegnounisco il mezzo che rende possibile il viaggio con un polline simbolo di
una micro-architettura funzionale perfetta, struttura portante della costruzione della vita sulla terra.
Pietro Ruffo
Pietro Ruffo, giovane artista romano (Roma, 1978) è tra i residenti del Pastificio Cerere delle ultime generazioni.
L'opera di Pietro Ruffo indaga con profonda sensibilità le interrelazioni tra microcosmo e macrocosmo, tra vita e
universo, e osserva l'evoluzione morfologica del territorio, del cui cambiamento l'uomo è in gran parte responsabile.
Da questo particolarissimo punto di vista Pietro Ruffo regala con la creazione di immagini ricche di suggestioni, la sua
visione del mondo, usando come base di ricerca la mappatura del territorio per individuare fenomeni sociali
Ha esposto in Italia e all'estero tra cui Algeri, Sendai (Giappone), Berlino, New York. Ultimamente ha installato un
lavoro permanente nei confessionali della chiesa del Santo Volto di Gesù degli architetti Sartogo e Grenon e
realizzato una mostra allo Studio d'Arte Contemporanea Pino Casagrande sull'esperienza in Beslan, dove ha lavorato
a stretto contatto con i bambini reduci dell'attentato alla scuola numero 1.
(biografia a cura di Ilaria Marotta)
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